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La 4B |
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Cerri |
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La copertina di Epoca |
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Rosa Cugini |
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La tavola paragonata a Chagall |
Non c’è che dire: è un’iniziativa che fa Epoca. E’ il giugno del 1966 quando la 4B si ritaglia uno spazio consistente sull’omonimo settimanale fondato da Arnoldo Mondadori e diretto a quel tempo da Nando Sampietro. Inequivocabile il titolo: “Dopo Doré e Dalì, la Quarta B”. E’ la classe della maestra Rosa Cugini. Il magazine, che in prima pagina ritrae Sophia Loren - la donna più bella del mondo secondo i fotografi americani -, apre con la morte del chirurgo Mario Dogliotti, pubblica le prime fotografie della Luna scattate dalla sonda Surveyor, dà spazio alle elezioni amministrative in alcuni grandi centri della Penisola con al centro la serrata campagna elettorale di partiti che si chiamano ancora Dc, Pci, Pli, Psi, Msi. Poi, a pagina 56, arrivano loro, gli allievi della Cugini, immortalati da Lucio Berzoli con le tavole a colori che narrano la Divina Commedia. E’ il loro modo di rendere omaggio a Dante Alighieri nel settimo centenario della nascita (1265-1965). I redattori di Epoca si sbilanciano, elogiano i piccoli castelleonesi - in modo particolare Nadia Riboli - e, disegni alla mano, rimandano ad accostamenti arditi: “Ecco Beatrice tra nuvole di fiori - scrivono -: non ricorda Chagall?”. Così, mentre Sergio Leone sta girando il suo capolavoro per antonomasia (Il Buono, il Brutto e il Cattivo) e il presidente del Consiglio Aldo Moro cerca di far quadrare i conti attorno a sé, Castelleone ruba la scena al celebre processo alla Zanzara, il periodo degli studenti del Parini di Milano, con il seguente articolo
A Castelleone, in provincia di Cremona, è nata una singolare accademia di pittura. I futuri “maestri” non hanno ancora dieci anni, indossano un grembiule con colletto e fiocco di seta, e alternano i pennelli con le tabelline pitagoriche e le carte geografiche. Sono gli alunni della Quarta B, una classe rumorosa che qualche volta la maestra Rosa Cugini stenta a tenere a freno, ma che le dà molte soddisfazioni. Soprattutto in una materia, il disegno, la sua grande passione. La maestra non sa dipingere, anzi, come lei stessa confessa, non sa tenere una matita in mano, ma il suo insegnamento è stato efficace: in disegno tutti i suoi ragazzi rivelano sorprendenti attitudini. Poiché quest’anno cade il settimo centenario dalla nascita di dante, hanno voluto rendere anche loro un omaggio al Poeta. Hanno preso la Divina Commedia, un foglio di carta ciascuno e la scatola dei colori: ne sono risultate 37 tavole in cui la freschezza e la spontaneità dell’invenzione si uniscono a una stupefacente abilità all’accostamento dei colori e nella composizione.
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